Domina la piazza detta “Campo” e forma un’unica struttura con il Palazzo Arcivescovile e il Battistero. La Cattedrale di Santa Anastasia è il principale luogo di culto di Santa Severina e, dal 1986, concattedrale dell’Arcidiocesi di Crotone-Santa Severina. Costruita nel XIII secolo, conserva soltanto il portale dell’antico edificio, poiché i numerosi interventi di restauro l’hanno fortemente modificata nel corso del tempo. La facciata è caratterizzata dal portale ad arco a sesto acuto con il timpano spezzato, al centro del quale compare lo stemma vescovile, uguale a quello che decora la finestra monofora che lo sovrasta.
Sul lato sinistro si erge l’imponente torre campanaria a base quadrata suddivisa in quattro livelli. Notevoli le lesene di ordine dorico e corinzio che lo affiancano, le nicchie e la trabeazione che suddivide in due livelli la facciata.
Una struttura a croce latina e a tre navate, corredata da una torre campanaria a base quadrata, caratterizzano l’opera monumentale. Al suo interno, un capolavoro che merita attenzione è l’ambone, realizzato in marmi calabresi del XVII secolo con una tavoletta centrale marmorea raffigurante Gesù fra i Dottori, risalente al Cinquecento.
In fondo alla navata, inoltre, è visibile un affresco ascrivibile al XVI secolo in cui appare la Madonna col Bambino tra San Francesco di Paola e un Santo vescovo ritratto con pastorale e mitria adagiata a terra. Discordanti sono le interpretazioni relative a quest'ultimo personaggio; secondo alcuni si può riconoscere la figura di Papa Zaccaria, per altri invece si tratta Gioacchino da Fiore.
All'interno della Cattedrale si trovano molti preziosi oggetti di arte sacra, dai piviali agli ostensori e calici bordati in oro sino alla reliquia della Patrona Santa Anastasia, custodita in un'urna d’argento che Roberto il Guiscardo donò alla città. Alla sinistra della Cattedrale è ubicato il battistero bizantino edificato nel X secolo; di singolare pregio e bellezza per la sua unicità, si presenta a croce greca con pianta circolare impostata su otto colonne di spoglio che sostengono la cupola con tamburo ottagonale e lanternino cieco. Al centro della struttura è collocato il fonte battesimale marmoreo. Sulle pareti sono visibili resti di affreschi ascrivibili al X-XII secolo.