La Chiesa Cattedrale di Cassano, dedicata alla Natività della Vergine, sorge ai piedi di una rupe, sulla cui sommità sono ancora visibili i resti di un castello che, dalle strutture superstiti delle torri, sembra risalire ai tempi della dominazione normanna. La Chiesa vanta una storia antichissima, pur essendo stata molte volte ritoccata o addirittura riedificata a causa delle vicissitudini che colpirono la diocesi.
Essa è ubicata nella parte bassa della città, dove, secondo alcune fonti, anticamente sorgeva il Tempio di Giove e dove, più tardi, intorno ad un maestoso albero di alloro, le prime comunità cristiane si riunivano in preghiera e dipinsero, entro una piccola edicola, l'immagine di Maria. Da qui deriva il nome della "Madonna del Lauro", che tutt'oggi è venerata.
Appoggiata in una nicchia dell’altare si vede una preziosa statuetta in marmo della Madonna, simile nell’impostazione alla Madonna della Libertà del Duomo di Tropea, assegnata dal Frangipane alla fine del XVI secolo e a Scuola Siciliana.
Di pregevole fattura è la cappella del SS. Sacramento ad intarsi marmorei, posta sulla navata di destra, dove si custodisce il dipinto raffigurante l'Ultima Cena, realizzato da Cristoforo Santanna intorno all'ultimo ventennio del XVIII secolo. All’interno sono presenti numerose statue lignee, dipinti, marmi e decorazioni murali del Settecento, ma ciò che impreziosisce la Chiesa sia dal punto di vista artistico che religioso è la cripta cui vi si accede tra mite una scala collocata nella navata sinistra. La Cripta è il cuore nascosto della Cattedrale e il più antico monumento della fede della città di Cassano; è costituita da uno spazio nel quale due colonne fornite di capitelli ionici sorreggono sei campate caratterizzate da volte a crociera. Si suppone che le due colonne provengano da un edificio pagano dell'antica Sibari.
Il 23 dicembre 2014 la Cattedrale è stata elevata alla dignità di Basilica Minore da papa Francesco.