Bova, storico borgo arroccato sulle pendici dell’Aspromonte e situato nell’area Grecanica, in provincia di Reggio Calabria, è un gioiello etno-architettonico di arte Bizantina, Normanna e Medioevale.
C’è da dire che qui la grecità ha ridici antichissime: inizia a partire dall’VIII secolo a.C. con la Magna Grecia per caratterizzarsi fortemente nel periodo Bizantino. Secondo la leggenda, una regina armena avrebbe guidato il suo popolo sul monte Vùa, nel cui nome appare chiaro il riferimento alla presenza del bue, cioè a una terra adibita al pascolo dei buoi.
Ancora oggi si respira la cultura bizantina, dal momento che gli anziani parlano il greco di Calabria e le tracce Bizantine sono ancora presenti sia negli usi che nelle tradizioni popolari.
Bova conserva un centro storico fatto di strette e ripide stradine, abitazioni e palazzi gentilizi in pietra e mattoni arricchiti da decorazioni, importanti portali d’ingresso e numerose attrazioni ben conservate. Una passeggiata romantica non può che incominciare dalla famosa balconata di Bova, da cui è possibile ammirare tutto l’arco costiero. La Cattedrale di Santa Maria dell’Isodia, di origine seicentesca, è stata edificata sulle spoglie di un’antica Chiesa bizantina e si presenta con la sua struttura a tre navate di tipo basilicale; custodisce un esclusivo capolavoro rinascimentale, la Madonna con Bambino datata 1548, di Rinaldo Bonanno.
Anche la Chiesa di San Leo non manca di fascino: con pianta ad una sola navata e cappelle, ospita un altare maggiore di epoca barocca e la statua di San Leo in marmo bianco attribuita al Bernini. Si prosegue mano nella mano verso la Chiesa del Carmine in stile tardo rinascimentale con un bellissimo portale in pietra costruito dagli artigiani locali. Stessa epoca per la Chiesa dello Spirito Santo e quella di San Rocco. E poi, alzando lo sguardo, si ammirano le rovine del Castello Normanno, in cima ad uno sperone roccioso.
A chiudere la carrellata di luoghi interessanti non mancano i musei, come quello del folklore e delle tradizioni popolari e il Museo Civico di Paleontologia e Scienze Naturali dell’Aspromonte.
Oggi Bova non è particolarmente affollata e attualmente conta poco più di 400 abitanti, borgo che si popola per lo più dai numerosi turisti, da curiosi, in estate e durante le occasioni tradizionali e festive, tra cui si annovera l’ormai noto Festival Paleariza che si svolge ogni anno ad agosto.
In definita, il borgo di Bova è davvero sorprendente, in quanto è isolato dalla modernità, un luogo dove è ancora fortemente custodita la cultura grecanica e dove si conserva tutt’oggi l’intima essenza dei luoghi.